Cgl: “ai Cup si annunciano file più lunghe”. Il sindacato teme che il funzionamento sia a rischio

Taglio del 30% delle risorse con la nuova gara per la gestione del servizio

14/11/2012
Attualità
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“Ci auguriamo che l’ottimismo odierno della Direzione Asl si traduca in realtà ma la nostra convinzione è che il funzionamento dei Cup sia a rischio. Con un grave peggioramento dei servizi per i cittadini, già oggi costretti a lunghe file”.

Loretto Ricci e Marco Guadagni, della Fp e della Filcams Cgil, annunciano non solo una richiesta di confronto con la Direzione della Asl 8 e conferenze dei sindaci ma anche possibili iniziative di lotta sindacale decise d’intesa con la Uil.  dopo l’effettuazione di una assemblea con gli oltre 50 addetti ai Cup.

E’ infatti stata assegnata fase la gara d’appalto per la gestione del servizio a far data dal 1 gennaio 2013,che già prevede in prima battuta una riduzione dei tempi e sportelli aperti al pubblico.

“Questa gara,  ha avuto una pessima genesi: è stata pensata e  alcuni anni fa quando l’ipotesi era di un forte coinvolgimento non solo delle farmacie ma anche delle Case della salute. Queste ipotesi non si sono  confermate nella realtà e anche le prenotazioni che vengono fatte dalle farmacie sono comunque sottoposte ad una “lavorazione”e costatanti correzioni da parte  degli addetti ai Cup. Il lavoro, per quest’ultimi, non è diminuito ma anzi aumentato anche in relazione alle novità che stanno interessando il sistema sanitario nazionale. In questo quadro, l’Estav Sud Est, dietro indicazione della Asl 8, ha previsto una riduzione delle postazioni del 15% con costi orari  addirittura inferiori a quelli previsti nelle tabelle del Ministero del lavoro. E se questo non fosse sufficiente, ecco che l’azienda che si è aggiudicata la gara, ha formulato un’offerta economica con una ribasso ulteriore intorno al 15%”.

Secondo i dirigenti della Fp e della Filcams Cgil, il quadro finale è preoccupante sia per i lavoratori che per i cittadini: “avremo un taglio circa del 30% in presenza di un bisogno di servizio sostanzialmente stabile. La traduzione, dal punto di vista del cittadino, è semplice: file e tempi d’attesa più lunghi”.

Da qui la richiesta di un immediato confronto con la Direzione Asl e le conferenze dei sindaci per modificare questa situazione  e il preannuncio di possibili iniziative per tutelare i lavoratori e gli utenti.

  

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