Niente pioggia e per la Fiera si riaccende la speranza. Scatizzi: "contro la crisi nuovi percorsi turistici"

Dopo la giornata nera di ieri stamani qualche timodo segnale c'è, ma la gente è poca

a cura della Redazione
03/02/2013
Attualità
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Dopo una giornata di pioggia battente il fine settimana ha regalato un pò di tregua. Nonostante il forte vento ed il freddo pungente. E l'attenzione è tutta su come andrà oggi la Fiera. Ieri, addirittura, molti espositori hanno deciso di chiudere prima. Stamani, come ci spiegano alcuni, tra cui Mario: "C'è pochissima gente. Anzi direi quasi nessuno, anche se adesso, in tarda mattinata, sta iniziando un pò di movimento. Speriamo bene". Insomma, tra i fattori che favoriscono un pò di movimento in centro di certo c'è anche la tregua della pioggia. E gli operatori dell'Antiquaria sperano in questo, anche se ormai la crisi va avanti da mesi. Vediamo come sarà il bilancio al termine di questa domenica di febbraio.
Le ricette per il rilancio sono molte e nei prossimi giorni verranno definite meglio. Intanto stamani, Luigi Scatizzi, capogruppo del Nuovo Polo per Arezzo, ha proposto la sua idea per tirare su le sorti della manifestazione.  "Senza nuovi progetti e senza un generale rinnovamento, la Fiera Antiquaria di Arezzo è destinata al tracollo. L'edizione di febbraio ha confermato il periodo negativo di una delle eccellenze aretine" dichiara Scatizzi che chiede al Comune di valorizzare l'appuntamento fieristico inserendolo in un percorso più amplio che coinvolga tutte le eccellenze del territorio aretino. "Arezzo non riesce a sfruttare le sue tante bellezze e a riproporle in chiave turistica - spiega  - Un evidente esempio di questa situazione è la Fiera Antiquaria che, lasciata a sé stessa e senza alcun progetto intorno, è entrata in una fase di progressivo declino: i pochi visitatori e lo scarso giro d'affari sono ormai dati di fatto. In Italia stanno nascendo numerosi eventi fieristici simili a quello aretino e il vero e proprio materiale d'antiquariato è sempre più limitato, dunque la nostra fiera non può più essere concepita come un evento che, da solo, riesce ad attirare turismo". Nell'idea di Scatizzi la fiera dovrebbe inserirsi in un progetto volto a ricostruire l'immagine turistica di Arezzo creando dei percorsi specifici per valorizzare i cinque grandi tesori della città: un percorso, ovviamente, dedicato all'antiquariato, un percorso enogastronomico, un percorso dell'oro, un percorso dell'artigianato e un percorso dei monumenti e delle altre bellezze artistiche cittadine. "Ogni percorso - continua il consigliere, - potrebbe utilizzare come basi alcuni luoghi tipici di Arezzo come il palazzo della Fraternita dei Laici, la fortezza o le logge del grano. Queste idee sono contenute anche in un bellissimo progetto chiamato i "Tesori di Arezzo" presentato al Comune da Confartigianato ma che finora, purtroppo, non è mai stato preso in considerazione". Per arricchire ulteriormente questi percorsi, il progetto di Confartigianato ha previsto anche l'ideazione di card giornaliere che un turista possa utilizzare per sostare nei parcheggi cittadini, per visitare i principali monumenti o per accedere a mostre e musei. "Un rilancio turistico avrebbe ricadute positive anche sul tessuto economico aretino - conclude Scatizzi. - È necessario attivarsi immediatamente per prevedere nuovi progetti che possano rendere giustizia a tutte quelle bellezze paesaggistiche e artistiche che caratterizzano il nostro territorio".

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