Domenico Giani, capo della Gendarmeria vaticana e' arrivato stasera ad Arezzo ospite del Rotary e dell'Associazione Reumatologica, la cui sezione e' dedicata proprio a Lucia Valente Giani, madre di Domenico. Nel pomeriggio lo stesso Giani ha fatto visita al reparto di reumatologia dell'ospedale di Arezzo. "Come mai e' voluto essere presente"? Chiediamo. "Sono molto legato alla mia citta'. Sono venuto volentieri per la bella iniziativa e perche' e' stato fatto proprio nella mia citta' e per mia madre, per me un grande esempio". Giani ha sottolineato la valenza dell'Associazione che sta vicino a chi soffre in modo attento e sereno. "Il Papa in questo senso - ha spiegato Giani - ci insegna proprio a stare vicino agli ammalati, l'Associazione ne ricalca il dettato". Un Papa vicino alla gente, ma e'cosi' sponataneo come appare? "Assolutamente si - conferma Giani - nessun gesto e' calcolato, tutto nasce da spontaneita' e simpatia". Poche ore ipnella sua adorata Arezzo e poi tornera' a Roma anzi volera' in Colombia. "Poco tempo ma sempre speso bene quello che trascorro ad Arezzo". Per la cronaca la serata e' andata benissimo con oltre duecento ospiti, vero record per il Rotary.