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Un bilancio del sistema delle imprese aretine nel 1° trimestre 2013, sono 186 in meno

Alcuni primi segnali di sofferenza nel sistema aretino

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“I dati riferiti al primo quarto dell'anno -sottolinea il Presidente della Camera di Commercio Giovanni Tricca - pur essendo storicamente condizionati da una particolare concentrazione delle cancellazioni nel mese di gennaio per le cessazioni di attività effettuate nella parte finale dell'anno, mostrano nel 2013 un intensificarsi della flessione: mentre nel primo trimestre del 2012 il saldo, pur negativo, si era attestato  a -47 imprese (al netto delle cancellazioni d'ufficio per protratta inattività) con un tasso di crescita di -0,1%,,  nell'anno in corso la contrazione si è attestata a -186 imprese in termini assoluti e a -0,5% in termini relativi dall'inizio dell'anno. Gli addetti scendono a fine trimestre sotto la soglia dei 120mila (119.775), con una flessione dello 0,3% rispetto alla situazione di fine 2012.”
La scomposizione del dato complessivo per natura giuridica evidenzia da un lato che le società di capitale (+0,3%) e le altre forme, in prevalenza cooperative, (+0,2%) nonostante il quadro complessivo generale continuano a presentare una espansione della base imprenditoriale che contribuisce a contenere a livello complessivo le perdite accusate da società di persone ed imprese individuali (entrambe -0,7%).
Imprese registrate per forma giuridica in provincia di Arezzo – I trimestre 2013
Nel dettaglio per attività economica non è possibile utilizzare i dati di flusso relativi ad iscrizioni e cessazioni a causa di uno sfasamento temporale fra il momento dell'iscrizione e quello dell'attribuzione del codice di attività economica per cui il confronto viene effettuato fra la situazione di fine anno e quella al 31/03/2013. In un contesto caratterizzato da un generalizzato arretramento, emergono comunque alcune indicazioni positive: crescono infatti alcune categorie dei servizi quali quelli di istruzione (+1,7%) e quelli sanitari e di assistenza sociale (+2,6%), oltre alle imprese di produzione di energia elettrica e a quelle di smaltimento dei rifiuti.
In negativo, invece, tutti i principali settori economici della provincia: agricoltura (-0,9%), manifatturiero (-0,6%), costruzioni (-1,8%), commercio (-1,5%), trasporti (-1,2%), servizi di alloggio e ristorazione (-0,3%), attività finanziarie ed assicurative (-1,4%), attività immobiliari (-0,1%), attività professionali scientifiche e tecniche (-0,4%), servizi di supporto alle imprese (-0,4%) e alter attività di servizi (-0,2%) solo per citare le principali.

 I trimestre 2013“I dati sulle imprese femminili    - evidenzia il Segretario Generale dell'Ente Giuseppe Salvini - hanno presentato nel primo trimestre un arretramento di 30 unità quale saldo fraImprese femminili, giovanili e straniere –

236 iscrizioni e 266 cessazioni non d'ufficio, con un corrispondente tasso di crescita di -0,3% che è in linea con quello della Toscana e di poco migliore di quello nazionale.
Per le imprese giovanili , al contrario, si riscontra una rilevante crescita di 90 unità che porta ad una variazione relativa rispetto ad inizio anno del 2,3%, di poco al di sotto dei riferimenti regionale (+2,4%) e nazionale (+2,6%).
Infine, anche le imprese straniere  aumentano di numero (+16 unità), dato  che consente alla provincia di Arezzo di ottenere un tasso di crescita di +0,5% in linea con quello regionale e di poco inferiore a quello nazionale (+0,7%).”

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