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Presentato il piano provinciale delle vie verdi. Perferi: "un modo di guardare il territorio con altri occhi"

In Sala dei Grandi presente anche l'Assessore regionale Vincenzo Ceccarelli

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Il Piano delle Vie Verdi della Provincia di Arezzo, presentato questa mattina nella Sala dei Grandi, è certamente, come ha spiegato l'Assessore provinciale Antonio Perferi, "un modo di guardare il territorio con nuovi occhi. Progettare sentieri ciclopedonali, ippovie, percorsi escursionistici, recuperando antichi tracciati o aree normalmente dedicate ad altro uso come gli argini dei fiumi, vuol dire valorizzare e mantenere in buono stato l'ambiente, e quindi non consumare il territorio" ha proseguito l'Assessore. Non è un caso che all'interno del Servizio Trasporti della Provincia di Arezzo sia stato istituito l'Ufficio Mobilità Sostenibile, che a partire dal 2010 si è strutturato con l'Unità Operativa Vie Verdi all'interno della quale sono state elaborate le linee progettuali. Il Piano, finalizzato allo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi legati alla mobilità sostenibile e all'individuazione degli strumenti operativi in grado di garantire un virtuoso utilizzo del territorio, ha come obbiettivo principale un sano sviluppo economico che si innesta nella rete esistente delle eccellenze del territorio quali agricoltura, commercio, artigianato, eccellenze culturali e tradizioni locali, generando anche una destinazione turistica esclusiva. Il Sentiero della Bonifica è il precursore di questa filosofia", ha concluso Perferi. Durante la presentazione, alla quale ha partecipato l'Assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, è stato sottolineato come la progettazione congiunta con enti pubblici e associazioni locali e nazionali, come la FIAB, il CAI e FITETREK, abbia favorito scelte funzionali in equilibrio con le peculiarità locali. Frutto di queste collaborazioni sono, ad esempio, la ciclopista dell'Arno, il recupero del tracciato della Ferrovia dell'Appennino Centrale, le ciclopiste del Ciuffenna e dell'Ambra, la rete delle ippovie e di tutto il tracciato legato alla transumanza e la rete dei sentieri CAI con la sentieristica delle riserve naturali. "Obiettivo primario del Piano è quindi la connessione territoriale di quelli che sono oggi dei singoli segmenti per creare una rete ampia d'interesse turistico ed ambientale - ha sottolineato l'ingegner Riccardo Buffoni, che ne è il curatore. Il Piano è infatti nato dalla sommatoria di molteplici attività ed è un documento di sintesi che raccoglie al suo interno sia i percorsi esistenti sia quelli in corso di approvazione, che congiuntamente andranno a completare un disegno di rete provinciale ciclabile, escursionistica ed equestre diffusa in modo omogeneo sul territorio e implementata utilizzando l'interscambio con il trasporto pubblico su treno e autobus. Si tratta di uno strumento dinamico che, partendo da un quadro conoscitivo dettagliato, è in grado di attuare scelte che rispondano di volta in volta alle esigenze ed ai cambiamenti del territorio provinciale". Durante i lavori di questa mattina gli Assessori Antonio Perferi e Franco Dringoli hanno anche sottoscritto il protocollo che vede impegnati Provincia e Comune di Arezzo nella progettazione e realizzazione di importanti segmenti della rete degli itinerari ciclopedonali quali quello fra Ponte a Chiani e Ponte a Buriano, per la connessione tra le Ciclopiste della Valdichiana e la Ciclopista dell'Arno, e quello fra la Stazione di Arezzo e la Chiusa dei Monaci, per dare continuità al percorso ciclopedonale del Sentiero della Bonifica e per incentivare lo sviluppo sia della mobilità alternativa nel tratto cittadino che del cicloturismo.

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