Abito di un rosa "caldo", soprabito fiorito con inserti oro, capelli raccolti, tacchi alti. Ed un piglio ed una determinazione unici. Liletta Fornasari, di fronte ad una piazza Grande ricca di pubblico, ha presentato il 750esimo della Fraternita. Ed anche l'istituzione stessa definendola "unica" e seppure il rettore venga nominato dal sindaco "La Fraternita è autonoma nello statuto e negli intenti" ha ribadito. Poi, raccogliendo decine di applausi, ha sottolineato lo scopo di questa importante istituzione "Al centro sta la città , che deve essere curata e pulita. Basta poco". Perchè ha sottolineato di essere pienamente convinta delle potenzialità di Arezzo, che ha avuto ed ha menti e cervelli di valore. Ad applaudire gli assessori Macrì, Dringoli, Magi, Bertelli. Presente anche l'arcivescovo Fontana. Spazio quindi alla rappresentazione tra musica e teatro dedicata a Gnicche, il brigante galantuomo. Luci e costumi che hanno reso il terrazzo del Palazzo di Fraternita ancora più suggestivo.
Nel pomeriggio la Santa Messa aveva visto la partecipazione dei quartieri, degli sbandieratori e dei musici ai quali è andato il particolare ringraziamento del primo rettore.
