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Esche avvelenate: dai 150 ai 200 episodi annui. 13 da gennaio tra la Marchionna e Villa Severi

L’Insofferenza sociale’. Controlli serrati contro i killer di animali domestici

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Dall’inizio di gennaio, 13 casi tra ritrovamenti di esche avvelenate e segnalazioni di animali che le avevano ingerite, nella zona della Marchionna fino a Villa Severi.
Cani, gatti, e fanciulli sono i più esposti a questo genere di pericolo.
Per contrastare la pratica di uccisione volontaria di animali (da sommare al potenziale pericolo per i bambini che, accidentalmente, potrebbero venire a contatto con le varie sostanze), parte un’azione congiunta tra Provincia, Comune di Arezzo, Polizia municipale e provinciale, ed i volontari dell’Associazione Nature and Horse.
“Un fenomeno che esiste da tempo ma che ha assunto caratteristiche nuove -  sottolinea Gabriele Chianucci, Segretario generale della Provincia e Comandante della Polizia provinciale-. Negli anni scorsi siamo arrivati a sequestrare fino ad un chilo di stricnina in un sola operazione ed a chiudere aziende venatorie. La pratica degli avvelenamenti sta cambiando. Venti anni fa avevamo quella che potremmo definire ‘paravenatoria’, poi abbiamo avuto la ‘guerra dei tartufi’ con vittime i cani specializzati nella loro ricerca. Adesso stiamo arrivando ad una sorta di ‘guerra urbana’, provocata dalle relazioni difficili, all’interno di una zona o addirittura di un condominio, tra chi possiede un cane e chi no. Registriamo casi addirittura privi della pur minima spiegazione che non sia l’insofferenza sociale.”

“In un mese e mezzo sono stati uccisi cinque cani. – dichiara Il Presidente dell’associazione, Antonio Rauti-. E’ importante che per contrastare questo fenomeno ci sia l’impegno condiviso della Provincia e del Comune, delle rispettive polizie e di noi volontari”.
Nei circa 330.000 ettari di territorio della provincia di Arezzo, si contano dai 150 ai 200 episodi annui di avvelenamento. Oltre le esche imbottite di stricnina, ci sono i bocconi all’apparenza ghiotti, che contengono ami da pesca. Nel primo caso la morte è immediata, nel secondo, l’animale subisce delle sofferenze atroci.
“Le sanzioni possono ammontare ad alcune migliaia di euro, possono essere di carattere penale e/o  amministrativo –sottolinea il Vice Comandante della Polizia Provinciale, Pier Francesco Pedone-. Si rinnova l’invito, a chi avesse in casa per molteplici motivi la stricnina, a segnalarne la presenza, contattando noi per un corretto smaltimento.”

“Nella modernità, è nato un senso di solitudine dilagante, che viene riempito e comunque compensato dall’amore e dall’affetto degli animali domestici che diventano parte integrante della famiglia –dichiara l’Assessore comunale Paolo Fulini-. Io stesso, prima di fidanzarmi ed avere una bambina ho preso il cane, il mio ha poi incontrato quello della mia compagna, e come nella Carica dei 101 ci siamo messi insieme. Questi cani sono parte integrante della nostra famiglia. L’amore e l’affetto che si nutre per loro viene distrutto dall’avvelenamento tramite le esche avvelenate. Ho provato cosa vuol dire con il mio Jack Russell, è un’esperienza terribile. Per fortuna è stato salvato in tempo. Altri non hanno avuto la stessa fortuna. Il mio impegno è quello di dare un aiuto a questa Associazione che si è impegnata a rimuovere i bocconi, rendendo un grande servizio al cittadino. Con l’Assessore Dringoli stiamo valutando di sviluppare delle aree di sgambettamento cani, per dare loro la possibilità di essere liberati e poter correre nelle zone dedicate, in sicurezza, senza trovare sorprese o bocconi avvelenati. L’obiettivo è tutelare l’animale ed il cittadino, che per qualcuno può essere il migliore amico, per un altro un pericolo, o un fastidio. Si intensifica dunque l’impegno del Comune per i controlli verso la cattiva gestione dell’animale.”



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