"Una mattina mi son svegliato e… ed eccoti servito l’ennesimo colto di teatro". Così interviene Daniele Mugnai, segretario territoriale SLP-CISL, a proposito di quanto dichiarato da una O.S. ed apparso nella stampa locale relativamente alla cancellazione dallo scorso 10 giugno di 32 zone di recapito nell’aretino.
"Ci sono OO.SS, prosegue Mugnai, che quando l’Azienda è partita unilateralmente con la riorganizzazione del recapito stavano a guardare senza muovere un dito e contemporaneamente firmavano, da sole, un accordo sul Premio di Risultato “a perdere” che penalizzava la maternità e gli infortuni. Per fortuna, però, ci sono state anche OO.SS che hanno lottato, scioperato, riportato l’Azienda al tavolo, modificato il PDR ed infine firmato un accordo sul recapito che diminuisce (anche se di poco) i tagli, individua aree di crescita (ad esempio il rientro dei pacchi da SDA) e trova soluzioni per ricollocare il personale in eccedenza spesso con lo sviluppo a livello C.
E tra le OO.SS ce n’è una in particolare che prova a fare un po’ di rumore tra la gente, con i volantini, nei giornali e nelle televisioni senza, tuttavia, proporre alcuna soluzione alternativa nelle sedi opportune. Un fragoroso silenzio anche nelle trattative, sia a Roma che a Firenze dove partecipano solo come osservatori. Strano modo di tutelare i lavoratori!
Visto che hanno dato fiato alle trombe, e che fiato, sarebbe opportuno che questa O.S. si facesse qualche domanda e che cominciasse anche a dare, se può, delle risposte del tipo: Come va il Settore Postale in Italia e nel mondo? I servizi tradizionali nel recapito riusciranno, nei prossimi mesi/anni, a stare sul mercato? Senza una ristrutturazione credibile, se domani il governo dividesse le due divisioni, anche sotto la spinta dell’AGCOM e dell’antitrust, che fine faranno i Servizi Postali? È necessario esplorare nuovi mercati e nello stesso tempo ridurre i costi? È vero che il settore oggi perde oltre un milione di euro al giorno?
Adesso non possiamo più tacere, incalza il segretario territoriale SLP-CISL, ed è necessario che si dica tutta la verità ai lavoratori.
Le assemblee in solitario sono state una scelta politica di quella O.S e non certo una nostra volontà; probabilmente da soli hanno potuto meglio raccontare quello che, a ciascun lavoratore, avrebbe fatto piacere sentire strumentalizzando a proprio credito le azioni delle altre OO.SS.
L’ultima vicenda del PDR 2012: i 370 euro di riduzione del premio, sono dovuti ai parametri non adeguati firmati da quella O.S. l’estate scorsa, eppure escono volantini in cui si cerca di denigrare gli altri. Si sono dimenticati che a dicembre abbiamo dovuto aggiustarne una parte e nei giorni scorsi compensare le perdite con 290 euro aggiuntivi in virtù dell’ultimo accordo. Ai lavoratori dobbiamo dire le cose come stanno e insieme a loro cercare di risollevarci in questo momento di crisi generale del Paese.
Un Sindacato serio deve trattare sempre e, se il caso, aprire vertenze ma mai si può permettere di offrire una visione distorta della realtà, di illudere i lavoratori che nulla è cambiato.
Ora basta con le polemiche; abbiamo tanto da lavorare per il futuro dei nostri colleghi, per difendere l’unicità dell’Azienda, sempre a rischio, per il mantenimento del lavoro e dei livelli occupazionali.
Nei fatti per permettere a tutti di uscire da questa Azienda per andare in pensione e non per trovarsi a cercare un’alternativa; le crisi di aziende grandi e piccole, anche sul territorio aretino, dimostrano che non bisogna mai sottovalutare i problemi che ci sono.
Se non è un interesse di altri tutelare il lavoro, sicuramente, conclude Mugnai, lo è della CISL che tutti giorni è in trincea e che sarà sempre e solo dalla parte di tutti i lavoratori postali.
Per risolvere i problemi dovuti alla carenza di personale, ci siamo già attivati per chiedere la copertura dei posti vacanti.

