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"Fronteggiare il disagio abitativo con centri di accoglienza"

Il Sicet Cisl entra a far parte della commissione comunale

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Lo scorso 4 novembre, presso il Comune di Arezzo, si è insediata la Commissione Provinciale per il disagio abitativo presieduta dall’assessore alle politiche sociali dottor Marcello Caremani, coadiuvato dalla dottoressa Gabriella Cecchi, direttore dell’ufficio casa di Arezzo. Della commissione sono entrati a far parte il presidente di Arezzo Casa Gilberto Dindalini, il SICET (Sindacato Inquilini Casa E Territorio) CISL, nella persona del Segretario Territoriale Roberto Benci, i rappresentanti dei Sindacati SUNIA, UNIAT, UPPI, oltre ai sindaci dei principali comuni delle vallate aretine.-
Nel corso dell’insediamento sono stati messi in evidenza i principali aspetti collegati all’emergenza casa, tra i quali quello degli sfratti per morosità incolpevole, quello dell’esiguità di appartamenti ERP disponibili per assegnazioni in  relazione al numero delle persone che sono inserite nelle apposite graduatorie, quello degli interventi necessari per il ripristino degli alloggi popolari degradati, quello dell’aumento delle persone sempre più in difficoltà per continuare a pagare il muto o l’affitto dell’abitazione, ecc..
Il Segretario Territoriale del SICET CISL ha espresso la sua soddisfazione per la nascita della commissione per il disagio abitativo perché questa è la dimostrazione che, finalmente, ci si è resi conto di quanto la situazione si sia fatta pesante anche nella provincia di Arezzo. Ha, inoltre, auspicato che le autorità preposte si impegnino a reperire fondi per poter andare, almeno in parte, incontro alle esigenze più impellenti legate all’emergenza casa. Il prof. Benci ha, inoltre, sottolineato il fatto che è aumentato sensibilmente il numero delle persone che, non avendo alcun rifugio dove ripararsi, si adattano a dormire sulle panchine dei parchi o in ambienti della stazione ferroviaria e in altri luoghi non consoni al rispetto della dignità dell’uomo. A tal proposito ha chiesto che sia attuato un piano per la sistemazione di emergenza di quelle persone che, sfrattate, non sono riuscite a trovare una collocazione alternativa ed ha quindi proposto di far di tutto per aumentare i posti letto attualmente disponibili, ricorrendo alla ristrutturazione di edifici pubblici non più utilizzati, quali l’ex distretto militare, da trasformare in centri di prima accoglienza.
L’assessore Caremani e la dottoressa Cecchi hanno condiviso in pieno le preoccupazioni espresse nel corso della riunione ed hanno evidenziato che la problematica è stata presa in esame dalla Regione Toscana che ha stanziato fondi suppletivi.
L’Ufficio Casa, nel frattempo, si sta impegnando per creare un’agenzia di locazione il cui scopo sarà quello di reperire appartamenti non locati o invenduti da utilizzare per ospitarvi i bisognosi, con un canone notevolmente inferiore a quello di mercato, ma garantito dal comune e l’iniziativa è stata approvata da tutti i presenti che si sono impegnati a partecipare a riunioni in altri comuni della provincia dove si stanno presentando problemi analoghi a quelli esposti.

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