E’ una storia che viene dai margini quella di un 67enne che è stato arrestato dai carabinieri di Poppi per furto aggravato. L’uomo infatti ha ripulito degli spiccioli, per ben quattro volte, tutte le cassette per le offerte della chiesa di San Fedele, nella parte alta del paese casentinese. Una razzia che è stata però notata da un passante. “L’ho fatto per comprarmi da mangiare. Non ho nulla, nè soldi nè una casa nè qualcuno che mi aiuti”, questo ha detto l’uomo ai carabinieri che l’hanno arrestato. Non un tentativo di giustificarsi, ma la spiegazione di un’esistenza fatta di stenti. Infatti non è la prima volta che viene pizzicato a rubare. L’uomo è un clochard di origine molisana, che da anni vive per le strade di Arezzo. Una volta faceva il pittore, poi la vita ha preso una “direzione sbagliata” e così si è ritrovato senza un tetto. Insomma, sopravvive tra furti ed elemosina, accampandosi in rifugi di fortuna. E stavolta aveva pensato di cercare denaro per tirare avanti almeno qualche giorno con le offerte lasciate da fedeli e visitatori nella chiesa casentinese. Con delle strisce in ferro, alle cui estremità aveva applicato del nastro adesivo, infilandole nella fessura delle cassette le ha svuotate tutte, sia quelle dentro, sia quella fuori, vicino alla statua del Patrono San Torello. Ma un residente ha notato i suoi strani movimenti ed ha chiamato i carabinieri. I militari arrivati sul posto lo hanno rintracciato poco lontano dalla chiesa. Aveva con sè 57 euro, 16 dollari e il materiale usato per lo scasso. Quindi le strisce in ferro, i rotoli di nastro adesivo e dei contenitori in plastica, dentro ai quali metteva la refurtiva. Dopo l’arresto è stato portato dai carabinieri nella camera di sicurezza della caserma di Bibbiena in attesa del processo per direttissima. Ieri mattina il 67enne è comparso in Tribunale davanti al giudice Gianni Fruganti che dopo aver convalidato l'arresto ha accolto il patteggiamento a 4 mesi.