Tre punti sofferti per l’Arezzo che in casa batte con una sola rete il Valdinievole nella gara valida per la 3° giornata di campionato. Mister D’addona deve fare i conti con l’assenza di Chiodi, bloccata dall’influenza, e con i problemi fisici patiti da Calloni, Lancia e Rosingoli che però stringono i denti e scendono in campo insieme ad Antonelli tra i pali, Renzini, Renzoni, Borri, Giorgini, Lucarini, Toppi e Torrioli.
Il volto della gara non rispecchia il solito gioco delle amaranto che soffrono per buona parte del primo tempo rischiando anche di subire il goal dello svantaggio su rigore, poi non trasformato dal Valdinievole. La fortuna salva le aretine che però non riescono a reagire e per quasi mezz’ora impostano il gioco su lanci lunghi o tiri da lontano. Un primo tempo che non regala emozioni e che termina sullo 0 a 0.
Durante l’intervallo Mister D’addona cerca di dare una scrollata alle sue facendo leva sulle motivazioni, le amaranto rientrano in campo più cariche e intorno al 10’ della ripresa su una delle poche azioni della gara riescono a soprendere le avversarie e a segnare il goal dell’1 a 0 con Lucarini. Tra le fila dell’Arezzo subentrano Baldi, Burgacci e Acunzo, ma forze fresche e il vantaggio sortiscono l’effetto contrario, le padrone di casa allentano la presa e lasciano spazi alle rossoblù che colpiscono una traversa e in altre due occasioni si avvicinano al pareggio. È un finale di partita sofferto che però non cambia nel risultato, finsice così con una sola rete e tre punti per le amaranto.
“È stata una gara sofferta fino alla fine e questo risultato in bilico è stato una conseguenza del modo in cui abbiamo affrontato la partita. – commenta mister D’addona - Temevamo proprio questo, un approccio superficiale alla gara, un livello di attenzione basso che poteva costarci caro già sul rigore. La fortuna è stata dalla nostra e l’unico sprazzo di animo amaranto l’ho visto nella ripresa con l’azione del goal. Vero che eravamo un pò acciaccati, tra infortuni e problemi vari, e questa forse è l’unica attenuante. Quello che però non possiamo permetterci è un così basso livello di grinta soprattutto nella gare in cui siamo favoriti. Su questo c’è da lavorare, ma credo che questa gara possa servirci da lezione per non commettere più lo stesso errore.”