Un istante in più avrebbe potuto costare loro la vita. Perchè quanto accaduto ad una famiglia casentinese, che vive in un'abitazione nei boschi di Camaldoli, è incredibile quanto drammatico. Era l’alba di qualche giorno fa, intorno alle 5, quando la loro tranquillità è stata bruscamente interrotta. La mamma si è alzata come al suo solito molto presto. Il figlioletto, ed il marito sono rimasti nelle camere da letto, dato che ancora dormivano. Fuori diluviava.
La donna si è diretta verso la zona giorno ed ha visto delle infiltrazioni di acqua che entravano dalla porta di ingresso, succedeva spesso, così si è allontanata per andare a prendere degli stracci. Ma all’improvviso ha sentito un tonfo sordo. Il portoncino dell’abitazione era stato sfondato da acqua, fango, pietre. La donna è corsa immediatamente verso le camere, chiudendo la porta di accesso al corridoio. Poi ha chiamato il marito. Erano in trappola. Ma non si sono persi d’animo. L’uomo ha preso il figlioletto ed ha aiutato la moglie a scavalcare la finestra.Il torrente di fango ed acqua che scendeva dalla montagna, veniva deviato dall’abitazione, costeggiandone solo un lato. Una volta fuori hanno raggiunto l’appartamento al piano di sopra, dove non abita nessuno, riuscendo a sfondare la porta e si sono messi al riparo. Erano rimasti anche senza corrente elettrica e telefoni, lasciati, questi ultimi in casa. Quindi sono seguite ore ed ore di attesa ed angoscia, quando finalmente hanno visto l’auto di alcuni cercatori di funghi. Gridando hanno attirato l’attenzione. Così sono stati chiamati i soccorsi e la famigliola tratta in salvo.