“Lawless” è un film molto americano, piacevole, scorrevole, spettacolare quanto basta per piacere al pubblico. Due ore di puro divertimento ma anche un’occasione per fare mentalmente qualche parallelo tra la situazione di allora (siamo del periodo del proibizionismo) e quella di oggi (crisi profonda). Sostanzialmente è la storia vera della famiglia Bondurant, tre fratelli che fabbricano alcol e lo vendono di frodo e che devono difendersi da un viceprocuratore cattivissimo che giura loro vendetta per non essersi piegati alle sue imposizioni. Su questa base si innesta un racconto crudo, punteggiato di sparatorie e violenza ma senza volgarità. In “Lawless” non ci sono personaggi sfaccettati ma molti stereotipi, un po’ come nei vecchi film western. Una narrazione sicuramente poco profonda ma onesta, che punta a un cinema d’altri tempi senza effetti speciali, come è accaduto per “Skyfall”, senza introspezioni ma con una narrazione semplice affidata in parte alle immagini. La voce esterna, che è poi quella di Jack Bondurant, salda in questo senso l’impianto. Chiariamoci, il film diretto da Jack Hillcoat e sceneggiato da Nick Cave non è un capolavoro e non ha alzate di ingegno ma si lascia vedere e apprezzare. Buono il cast di attori con Guy Pearce assolutamente sopra le righe, il trio di fratelli interpretati da Tom Hardy ( doppiato con troppi ‘grugniti’ ) e Shia Le Beouf, le due donne Mia Wasikowska e Jessica Chastain. Da segnalare il cameo di Gary Oldman.

