“Jane Eyre”, nell’ultima versione cinematografica realizzata lo scorso anno, non è mai arrivato ad Arezzo. O se si, solo per pochissimi giorni. Ebbene, tutti coloro che amano profondamente questa storia, tratta dal capolavoro di una delle sorelle Bronte Charlotte, possono ora vedere il film su “Sky Primafila”. La televisione satellitare lo propone alle 21,30. Tra gli interpreti l’affascinante Michael Fassbender uno degli attori più gettonati del momento. La vicenda è quella di Jane Eyre, orfana spedita dalla zia terribile in un altrettanto terribile orfanotrofio da cui  la ragazza fugge per essere salvata e accolta da un pastore Saint John e dalla sue sorelle. Dopo dieci anni la giovane, diventata ormai un’ottima istitutrice, arriva a Thornfield, tenuta immersa nella campagna dello Yorkshire, dove fa da insegnante alla piccola Adele, bambina allevata dal suo benefattore e padrone di casa Edward Rochester di cui Jane si innamorerà. Da lì si sviluppa una vicenda che terminerà in maniera solo in parte lieta.  Il film, diretto dal regista californiano Cary Joji Fukunaga e sceneggiato da Moira Buffoni, lascia per intero tutta l’atmosfera struggente del romanzo, con colori tenui e piani sfumati, evitando, come succede in altre versioni, passionalità e intensità narrativa. “Jane Eyre” è una sorta di quadro fiammingo che non lascia insensibili e mira dritto al cuore. Non arriva subito mentre si guarda il film ma di ritorno, dopo qualche ora. E allora infatti che ci si accorge di essere stati dentro una storia che dell’Ottocento è forza, spirito ed essenza. Se una critica si deve proprio fare possiamo sicuramente affermare che la parte relativa al grande incendio che distrugge la tenuta è leggermente trascurata ma questo perché, come abbiamo detto, il regista non privilegia l’aspetto tragico-passionale ma quello interiore e intimistico. Due parole sugli attori, la raffaelliana Mia Wasikowska che legge Jane Eyre in chiave di eroina quasi femminista e il sensualissimo Michael Fassbender, due volti che impreziosiscono il film.