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"Cesare non deve morire" pronto per sfidare i concorrenti ed entrare nella cinquina dei film da Oscar

La decisione della Commissione incaricata di selezionare il film italiano da spedire a Hollywood

a cura della Redazione
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Spetterà a “Cesare non deve morire”, opera firmata dai toscanissimi fratelli Taviani puntare alla cinquina da Oscar. La notizia è di oggi e merita qualche considerazione anche in risposta alle numerose polemiche apparse on line, sui siti specializzati. Qualcuno ha detto e scritto: “ma non erano meglio piccole produzioni meno sbandierate o meno premiate?”Noi non siamo d’accordo. Il film dei Taviani ha dimostrato di andare bene all’estero, dal momento che ha vinto l’Orso d’Oro a Berlino. La scelta della Commissione di selezione, istituita presso l'Anica, per rappresentare il nostro cinema all'edizione 2013 degli Academy Awards ci sembra azzeccata. Del resto il cinema italiano, poco da dire, non fornisce temi esaltanti. Forse solo “Reality” poteva competere con “Cesare non deve morire”, dal momento che entrambe le pellicole propongono temi d’attualità ma non scontati come le solite crisi d’amore dei trenta/quarantenni, le nevrosi di mamme distratte e quelle di uomini impegnati a correr dietro a ragazzine sfrontate. Parlare della vita in un carcere, come fanno i Taviani, significa fare opera di riflessione, a maggior ragione quando gli attori recitano se stessi e sanno dunque cosa vuol dire peccare, pentirsi, rinascere oppure non farlo affatto. L’idea che lanciamo? Quella di rivedere il film e perché no, capire se realmente potrà entrare nel “dream team” dei super cinque.

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